martedì 11 luglio 2017

C'è Qualcuno molto speciale che sente molto la tua mancanza, e mi ha chiesto di dirti qualcosa per convincerti a tornare da Lui!



 Si.....c’è Qualcuno che sente molto la tua mancanza, e mi ha chiesto di dirti qualcosa per convincerti a tornare da Lui. In primo luogo perche non sei lo stesso senza di Lui, perché il tuo sorriso è passeggero, piangi spesso, sei sovente preoccupato, sei già stato tradito da presunti amici e stai cercando disperatamente di trovare il tuo posto nel mondo.

Questo Qualcuno vuole che tu sappia che le sue braccia sono sempre aperte per accoglierti quando sei stanco di correre lontano da Lui!

Conosce i motivi che ti hanno allontanato da Lui, capisce ciò che ti ha fatto desistere e abbandonare la bella amicizia che avevate, perché ricorda che lo definivi il tuo migliore amico.

Ricorda anche il modo in cui lo chiamavi Padre e come ti trattava come un figlio amato, curandoti sempre e sanando le ferite che gli altri ti procuravano.

Mi ha anche detto che hai già provato varie volte a tornare accanto a Lui, ma certe situazioni ed alcune persone non l’hanno permesso perché hanno una grande influenza su di te, e finiscono per trascinarti in luoghi in cui fai cose che hai sempre condannato. Sa cos’hai provato in quei momenti in cui hai avuto atteggiamenti che hanno macchiato la tua anima, ma vuole che tu sappia che è disposto a ripulire tutto questo e a fare di te una nuova creatura, basta solo che tu lo voglia, dal profondo del tuo cuore..

Riesci a ricordare le belle promesse che ti ha fatto? Ha sognato per te tanti progetti che ti avrebbe aiutato a realizzare. Ha detto che sarebbe stato con te in quel cammino, ma tu hai preferito abbandonare quella strada e prendere una scorciatoia senza neanche sapere dove ti avrebbe portato. Ti ha voluto illuminare, ma tu hai preferito l’oscurità. Ha voluto darti un obiettivo, ma tu hai scelto i dubbi che offre il mondo materialista e freddo...

Tante persone sono rimaste male quando ti hanno visto in quella situazione, e hanno lamentato profondamente le conseguenze che stai vivendo. Immagina come si sente Lui vedendoti così, con gli occhi chiusi e che rifiuti di aprirli perché non sopporti quello sguardo di perdono.

Perché non ti ritieni degno di tornare, conosci i peccati che porti nel cuore, ti vergogni delle cicatrici che hai ricevuto quando correvi in mezzo alle spine. Ma Lui ti vuole solo indietro, Lui cerca suo figlio/a.

A Lui non importa niente di quello che è accaduto, basta che tu ti penta e scelga di abbandonare la tua vecchia vita. Non sei quello che dicono gli altri, e Lui vuole ricostruirti. Torna, per favore, torna.
Sa che sei stanco di tutto questo, che non ce la fai più a vivere così, che hai nostalgia di quelle parole d’amore che solo Lui ti diceva, del modo in cui ti rafforzava. E allora torna, le Sue braccia sono ancora aperte.

Il Suo sorriso mi dice che Ti ha sempre amato, anche quando tu gli hai voltato le spalle, che ti pensava sempre anche quando lo hai dimenticato, e allora torna, per favore, torna.

Ti AMA alla follia, e non di un amore qualsiasi, perché Egli è l’amore stesso, ed è anche il perdono, la consolazione e la pace. Non c’è posto migliore in cui stare che davanti a Lui, con le ginocchia a terra e le mani tese chiedendogli di sostenerti.

Torna. Sarai perdonato e non condannato, tutto ciò che è accaduto cadrà nell’oblio. Scriverà per te una nuova storia che non avrà fine, perché ha dentro di sé l’eternità. Gira la testa e guarda indietro. Vedi un Uomo con le mani forate? Non ha il sorriso più bello che tu abbia mai visto? Senti nostalgia di Lui, vero? E allora torna, perché Gesù ti aspetta.
Sempre.....

Ave Maria
 
LA STORIA DELLA COMUNIONE SULLA MANO
Cronistoria di un abuso liturgico filo-protestante: ecco come il nuovo modo della Comunione nelle mani si fece largo nella Chiesa..... ( di don Marcello Stanzione )

 


 Nel XVI secolo, i riformatori protestanti, nel loro nuovo culto cristiano, ristabilirono la Comunione sulla mano per affermare due loro eresie fondamentali: non esisteva affatto la cosiddetta 'transustanziazione' e il pane usato era pane comune ! 

 

In altre parole, sostenevano che la reale presenza di Cristo nell'Eucarestia fosse solo una superstizione papista ed il pane fosse solo semplice pane e chiunque lo potesse maneggiare. Inoltre, affermarono che il ministro della Comunione non fosse affatto Diverso, nella sua natura, dai laici. é invece insegnamento cattolico che il Sacramento dell'Ordine Sacro dona all'uomo un potere spirituale, sacramentale, imprime cioè un segno indelebile nella sua anima e lo rende sostanzialmente diverso dai laici.

Al contrario, il ministro protestante è un uomo comune che guida gli inni, fa sermoni per sostenere le convinzioni dei credenti. Egli non può trasformare il pane ed il vino nel Corpo e nel Sangue di Nostro Signore, non può benedire, non può perdonare i peccati, non può, in una parola, fare niente che non possa fare un qualsiasi semplice laico.

Egli, dunque, non è veicolo di grazia soprannaturale. Il ristabilimento protestante della Comunione nella mano fu un 'semplice' modo per manifestare il rifiuto di credere nella reale presenza di Cristo nell'Eucarestia, rifiuto del Sacerdozio Sacramentale, in breve il negare l'intero Cattolicesimo. Da quel momento in avanti, la Comunione sulla mano acquistò un significato chiaramente anticattolico. Era una pratica palesemente anticattolica, fondata sulla negazione della reale presenza di Cristo nell'Eucarestia e del Sacerdozio. Dopo il Concilio Vaticano II, in Olanda, alcuni preti cattolici di mentalità protestante cominciarono a dare la Comunione sulla mano, scimmiottando la pratica protestante.

Ma alcuni Vescovi olandesi, anziché fare il loro dovere e condannare l'abuso, lo tollerarono e in tal modo permisero che l'abuso continuasse incontrollato. La pratica si diffuse dunque alla Germania, al Belgio, alla Francia. Ma se alcuni Vescovi parvero indifferenti a questo scandalo, gran parte del laicato di allora rimase oltraggiato. Fu l'indignazione di un grande numero di fedeli che spinse Papa Paolo VI a prendere l'iniziativa di sondare l'opinione dei Vescovi del mondo su questa questione ed essi votarono unicamente per MANTENERE la pratica tradizionale di ricevere la Santa Comunione sulla lingua.

é anche doveroso notare che, a quell'epoca, l'abuso era limitato a pochi Paesi Europei, tanto che non era ancora iniziato negli Stati Uniti e in America Latina. Papa Paolo VI promulgò allora, il 28 maggio 1969, il documento 'Memoriale Domini' in cui affermava testualmente: 'I Vescovi del mondo sono unanimemente contrari alla Comunione sulla mano. Deve essere osservato questo modo di distribuire la Comunione, ossia il sacerdote deve porre l'Ostia sulla lingua dei comunicandi. La Comunione sulla lingua non toglie dignità in nessun modo a chi si comunica. Ogni innovazione può portare all'irriverenza ed alla profanazione dell'Eucarestia, così come può intaccare gradualmente la dottrina corretta'. Il documento, inoltre, affermava: 'Il Supremo Pontefice giudica che il modo tradizionale ed antico di amministrare la Comunione ai fedeli non deve essere cambiato. La Sede Apostolica invita perciò fortemente i Vescovi, i preti ed il popolo ad osservare con zelo questa legge'. 

 Ma poiché questa era l'epoca del compromesso, il documento pontificio conteneva il germe della sua stessa distruzione, poiché l'Istruzione continuò dicendo che, dove l'abuso si era già fortemente consolidato, poteva essere legalizzato con la maggioranza dei due terzi in un ballottaggio segreto della Conferenza Episcopale Nazionale (a patto che la Santa Sede confermasse la decisione). 

Ciò finì a vantaggio dei sostenitori della Comunione nella mano. E si deve sottolineare che l'Istruzione diceva dove l'abuso si è già consolidato. Naturalmente, il clero di mentalità protestante (compreso il nostro) concluse che, se questa ribellione poteva essere legalizzata in Olanda, poteva essere legalizzata ovunque. Si pensò che, ignorando il 'Memoriale Domini' e sfidando la legge liturgica della Chiesa, questa ribellione non solo sarebbe stata tollerata, ma alla fine legalizzata.

Questo fu esattamente ciò che accadde, ed ecco perché abbiamo oggi la pratica della Comunione sulla mano. La Comunione sulla mano, quindi, non solo fu avviata nella disobbedienza, ma fu perpetuata con l'inganno. La propaganda, negli anni '70, fu usata per proporre la Comunione sulla mano ad un popolo ingenuo, con una campagna di mezze verità che dava ai cattolici la falsa impressione che il Vaticano II avesse fornito una disposizione per l'abuso, quando, di fatto, non vi è accenno in proposito in nessuno dei documenti del Concilio.

Inoltre, non venne detto ai fedeli che la pratica fu avviata da un clero di mentalità filoprotestante e filomassone, in spregio alla Legge liturgica stabilita, ma la fecero suonare come una richiesta da parte del laicato; non chiarirono, gli assertori della Comunione nelle mani, che i Vescovi del mondo, quando fu sondata la loro opinione, votarono unanimemente contro questa pratica; non fecero riferimento al fatto che il permesso doveva essere solo una tolleranza dell'abuso, laddove si fosse già instaurato nel 1969, e che non vi era stato alcun una via libera perché la Comunione nelle mani si diffondesse ad altri Paesi come l'Italia e gli Stati Uniti d'America. Siamo ora arrivati al punto in cui la pratica dell'Ostia sulla mano è addirittura presentata come il modo migliore di ricevere l'Eucarestia, e anche la maggior parte dei nostri fanciulli cattolici è stata male istruita a ricevere la Prima Comunione. Ai fedeli si dice che è una pratica facoltativa e se a loro non piace, possono ricevere la Comunione sulla lingua.

La tragedia è che se questo è facoltativo per il laicato, non lo è per il clero. I preti sono chiaramente istruiti ad amministrare la Comunione sulla mano, che a loro piaccia o no, a chiunque lo richieda, gettando così moltissimi preti in una agonizzante crisi di coscienza. E' dunque evidente che nessun prete può essere legittimamente forzato ad amministrare la Comunione sulla mano; dobbiamo pregare affinché il maggior numero di sacerdoti abbia il coraggio di salvaguardare la riverenza dovuta a questo Sacramento e non venga intrappolato in una falsa ubbidienza che fa sì che essi collaborino alla perdita di sacralità di Cristo nell'Eucarestia. 

I preti devono trovare il coraggio di combattere questa nuova pratica che fa parte dell'occulta strategia di protestantizzazione del Cattolicesimo, ricordando che Papa Paolo VI, giustamente, predisse che la Comunione sulla mano avrebbe portato all'irriverenza e alla profanazione dell'Eucarestia e ad una graduale erosione della dottrina ortodossa.

Questo abuso illegittimo si è così ben radicato come una tradizione locale, che anche Papa Giovanni Paolo II non ebbe successo a denunciare, nonostante un suo tentativo per frenare l'abuso.

Nella sua Lettera 'Dominae Cenae' del 24 febbraio 1980, il Pontefice polacco riaffermò gli insegnamenti della Chiesa secondo cui toccare le Sacre Specie e amministrarle con le proprie mani è un privilegio dei consacrati. Ma, per un qualsivoglia motivo, questo documento di 28 anni fa non conteneva nessuna minaccia di sanzioni contro laici, sacerdoti o Vescovi che avessero ignorato la difesa dell'uso della Comunione sulla lingua come voleva il Papa. Una legge senza una pena non è una legge, bensì un suggerimento.

Cosicché, il documento di Giovanni Paolo II fu accolto da diversi membri del clero dei Paesi dell'Occidente come un suggerimento non apprezzato e purtroppo trascurato. 

[Fonte: Petrus 29 marzo 2008]

Ad ognuno il suo discernimento....

Ave Maria!